All’esito di una separazione o di un divorzio, capita spesso che il Giudice disponga un assegno di mantenimento in favore dei figli.
Ma fino a quando si deve pagare questo mantenimento?
Fino a quando i figli non diventano maggiorenni?
Fino a quando non trovano un lavoro?
Cerchiamo di capire meglio, richiamando un’ordinanza della Corte di Cassazione (n.19135/19) del mese scorso, ordinanza con la quale la Corte ha confermato il mantenimento in favore di una figlia, divenuta nel frattempo avvocato.
La pronuncia della Cassazione si fonda sul principio generale secondo il quale il mantenimento deve essere attribuito al figlio economicamente non autosufficiente.
Tuttavia, la Cassazione ha precisato che questo principio deve essere applicato tenendo conto di quattro criteri integrativi:
- l’età del figlio;
- l’effettivo conseguimento di un livello di competenza professionale e tecnica;
- l’impegno rivolto verso la ricerca di un’occupazione lavorativa;
- la complessiva condotta personale tenuta dal raggiungimento della maggiore età.
Alla luce di ciò si può quindi affermare che:
- da un lato, dovrà essere attribuito un assegno di mantenimento al figlio non più minorenne che però si sia seriamente attivato per cercare un impiego o si stia dedicando altrettanto seriamente agli studi;
- all’altro lato, l’assegno dovrà invece essere negato al figlio non più minorenne che non dimostri alcuna seria intenzione di raggiungere l’autosufficienza economica.
Nel caso esaminato dalla Cassazione, la Corte ha ritenuto che la figlia si fosse seriamente dedicata allo studio e che, sebbene fosse diventata nel frattempo avvocato, non avesse ancora raggiunto l’autosufficienza economica ed avesse quindi diritto, ancora per un po’ di tempo, al sostegno dei genitori.
Dunque, in conclusione, quando il Giudice è chiamato a decidere se attribuire o meno un assegno di mantenimento in favore di un figlio dovrà compiere una valutazione specifica, diversa da caso a caso, che tenga conto di tutti i criteri sopra indicati.
Solo dopo aver esaminato attentamente tutti gli elementi rilevanti, il Tribunale potrà decidere se l’assegno di mantenimento debba essere riconosciuto o meno.
Avv. Mauro Sbaraglia