La cura e la manutenzione di un bene deve essere effettuata dal proprietario di quel bene. Si tratta di una regola così ovvia che sembrerebbe persino superfluo parlarne; eppure vi sono dei casi nei quali questa regola subisce delle deroghe.
Uno di questi casi lo ha segnalato la Corte di Cassazione con l’ordinanza n.22573/20 e riguarda gli alberi.
Mi spiego meglio.
Ovviamente anche per gli alberi trova applicazione la regola generale e quindi la loro cura compete al proprietario.
Tuttavia, quando gli alberi, per la loro qualità e le loro dimensioni, hanno una funzione di decoro ed ornamento di un condominio, la loro cura non compete più solo al proprietario, ma a tutti i condomini.
Negli anni 90 la Corte di Cassazione si era già espressa in questo senso, affermando che “alle spese di potatura degli alberi, che pur insistono su suolo oggetto di proprietà esclusiva di un solo condomino, sono tenuti a contribuire tutti i condomini allorché si tratti di piante funzionali al decoro dell’intero edificio e la potatura stessa avvenga per soddisfare le relative esigenze di cura del decoro stesso” (sentenza n.3666/94).
Questo principio è stato riaffermato dalla Cassazione qualche giorno fa, con l’ordinanza n.22573/20.
Il giudizio aveva ad oggetto le spese di abbattimento e reimpianto di alberi ad alto fusto; la proprietaria del terreno sul quale questi alberi si trovavano aveva chiesto al condominio di contribuire alle spese, sostenendo, per l’appunto, la funzione di decoro delle piante.
La Cassazione ha riconosciuto la fondatezza di questa argomentazione, asserendo che “ove gli alberi rientranti nella proprietà [della signora], in forza del vincolo di destinazione, arrechino ai condomini l’utilità di elemento ornamentale, essi possono concorrere a costituire in modo indissolubile il decoro architettonico dell’edificio, che è bene comune tutelato dalla legge, con la conseguenza che tutti i partecipanti al condominio sarebbero obbligati a contribuire alle spese per l’abbattimento ed il reimpianto, giacché funzionali alla conservazione di tale decoro”.
La Corte ha dunque ritrasmesso il fascicolo alla Corte d’Appello di Roma, affinché valuti se quegli alberi abbiano o meno la funzione di decoro affermata dalla loro proprietaria; se questa funzione sarà accertata, le spese anticipate dalla proprietaria saranno ripartite tra tutti i condomini.
Avv. Mauro Sbaraglia
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