Cosa succede se un minorenne compie una violazione del codice della strada?
Il verbale deve essere redatto e notificato a lui o ai suoi genitori?
Con l’ordinanza n.19619/22, la Corte di Cassazione si è occupata del problema.
La Corte ha affermato che “in caso di violazione amministrativa commessa da un minore di anni 18, invero, la sanzione va irrogata ai soggetti tenuti alla sorveglianza dell’incapace, che rispondono a titolo personale e diretto, per la trasgressione della norma, avendo omesso la vigilanza alla quale erano tenuti, con la conseguenza che, in siffatta ipotesi, fermo l’obbligo della redazione immediata del relativo verbale di accertamento, la violazione deve essere contestata enunciando il rapporto intercorrente con il minore al momento del fatto, che imponeva la specifica attribuzione ad essi della responsabilità per l’illecito amministrativo”.
In altre parole, la violazione del codice della strada non deve essere contestata al minore, ma ai suoi genitori, ai quali spetta il compito di vigilare sul suo comportamento.
Pertanto, è nei confronti dei genitori che deve essere redatto il verbale ed a loro deve essere poi notificato, precisando il rapporto intercorrente con il minore e quindi il motivo per il quale la multa viene notificata a loro.
Avv. Mauro Sbaraglia
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