Ho già parlato in passato del diritto dei nonni di vedere i nipoti, anche contro il volere dei genitori.
Due sono le norme di riferimento in materia:
- l’art. 315 bis c.c., che prevede che “il figlio ha diritto di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti”;
- l’art. 317 bis c.c., che prevede che “gli ascendenti hanno diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni. L’ascendente al quale è impedito l’esercizio di tale diritto può ricorrere al giudice del luogo di residenza abituale del minore affinché siano adottati i provvedimenti più idonei nell’esclusivo interesse del minore”.
Pertanto, un nonno, al quale viene impedito di vedere i nipoti, può chiedere al Giudice di fissare un regime di visita, regime che sarà stabilito compatibilmente con l’interesse dei minori.
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n.9144/20) ha però riaffermato anche un altro principio, un po’ meno noto, secondo il quale questo diritto di visita vale anche per i conviventi di fatto o i nuovi coniugi dei nonni, cioè per coloro che non sono nonni biologici.
Mi spiego meglio.
Anche i nonni si separano, divorziano o rimangono vedovi; in questi casi può accadere che i nonni decidano di risposarsi o di andare a convivere con nuovi compagni; questi ultimi, ovviamente, non avranno alcun rapporto di parentela con i nipoti.
La giurisprudenza ritiene però che anche questi soggetti, se hanno costruito un rapporto stabile con i minori, abbiano diritto di vederli regolarmente.
La Corte di Cassazione dice che il diritto di mantenere rapporti con i nipoti minorenni va riconosciuto “anche ad ogni altra persona che affianchi il nonno biologico del minore, sia esso il coniuge o il convivente di fatto, e che si sia dimostrato idoneo ad instaurare con il minore medesimo una relazione affettiva stabile, dalla quale quest’ultimo possa trarre un beneficio sul piano della sua formazione e del suo equilibrio psico-fisico”.
Dunque, se questi nonni “non biologici” sono riusciti a costruire una forte relazione affettiva con i minori e se il mantenimento di questa relazione può essere positivo per i nipoti, il Giudice salvaguarderà questo rapporto, prevedendo, ove necessario, un programma di visite regolari anche per loro.
Avv. Mauro Sbaraglia