Tamponamento a catena: chi risarcisce chi?

Cosa succede quando si verifica un tamponamento a catena?

Come si suddividono le responsabilità?

È responsabile di tutti i danni l’automobilista che ha dato il via ai tamponamenti oppure ognuno risarcisce il veicolo che ha tamponato?

La risposta dipende, in linea di massima, da una circostanza: le auto erano ferme o in movimento?

L’ordinanza n.15923/24 della Corte di Cassazione ha recentemente riaffermato il seguente principio: “mentre nel caso di scontri successivi fra veicoli facenti parte di una colonna in sosta, unico responsabile degli effetti delle collisioni è il conducente che le abbia determinate, tamponando da tergo l’ultimo dei veicoli della colonna stessa, invece, nella diversa ipotesi di tamponamento a catena tra veicoli in movimento trova applicazione l’art. 2054, secondo comma, cod. civ., con conseguente presunzione “iuris tantum” di colpa in eguale misura di entrambi i conducenti di ciascuna coppia di veicoli (tamponante e tamponato), fondata sull’inosservanza della distanza di sicurezza rispetto al veicolo antistante, qualora non sia fornita la prova liberatoria di aver fatto tutto il possibile per evitare il danno”.

Quindi, in sintesi:

  • se le auto erano in movimento, ognuno risponde dei danni arrecati al veicolo che lo precedeva, dal momento che si presume che non sia stata rispettata la distanza di sicurezza;
  • se invece le auto erano ferme, unico responsabile di tutti i danni è colui che ha provocato il primo tamponamento.

Avv. Mauro Sbaraglia

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