Chi è alle prese con una controversia con una banca dovrebbe valutare di presentare un ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF).
Cos’è l’ABF?
L’ABF è un organismo creato per risolvere le controversie insorte tra i clienti e le banche o gli altri intermediari finanziari.
Si tratta di un organismo autonomo ed imparziale, sostenuto dalla Banca d’Italia.
In effetti, i collegi dell’ABF sono composti da cinque membri:
- il Presidente e due membri designati dalla Banca d’Italia;
- un membro designato dalle associazioni degli intermediari;
- un membro designato dalle associazioni dei clienti.
Perché preferirlo ad un “normale” Tribunale?
I motivi sono sostanzialmente tre: velocità, costi e semplicità.
Cerchiamo di capire meglio.
Velocità
I tempi con i quali l’ABF decide sono generalmente più brevi di quelli che impiegano i Tribunali.
Infatti, una volta che il cliente ha presentato il ricorso, i termini sono i seguenti:
- 45 giorni alla banca per presentare le sue controdeduzioni;
- 25 giorni al cliente per replicare;
- 20 giorni alla banca per controreplicare;
- 60 giorni all’ABF per decidere;
- 30 giorni per comunicare la decisione.
Non è detto che questi termini siano rispettati, ma ad ogni modo, come già detto, la decisione viene di solito emessa in tempi più rapidi di quelli che impiega un Tribunale.
Costi
Quando si presenta un ricorso l’istante deve pagare € 20,00.
Tutto qui.
Peraltro, se il ricorso è accolto la banca deve rimborsare la somma.
Semplicità
La procedura è semplice e l’assistenza di un avvocato non è indispensabile.
Basta presentare un reclamo alla banca, attendere 30 giorni e se non si è ottenuta una risposta o la risposta è insoddisfacente si può presentare il ricorso all’ABF (entro 12 mesi dal reclamo).
La competenza dell’ABF
L’ABF non si occupa di tutto.
Il ricorso del cliente deve riguardare esclusivamente i servizi bancari o finanziari del valore massimo di € 100.000,00 oppure l’accertamento di diritti, obblighi e facoltà senza limiti di importo.
Sono esclusi i servizi di investimento, le controversie di valore superiore ad € 100.000 e quelle già al vaglio di un Giudice.
Che valore hanno le decisioni dell’ABF?
Dal momento che l’ABF non è un Giudice, le sue decisioni non sono vincolanti, né per la banca, né per il cliente.
Tuttavia, gli istituti bancari tendono ad uniformarsi alla decisioni dell’ABF (peraltro, sul sito dell’ABF sono indicati gli intermediari inadempienti).
Come detto, però, le decisioni non sono vincolanti neanche il cliente; questi, dunque, se non ritiene soddisfacente la pronuncia dell’ABF, può sempre rivolgersi al Giudice.
Avv. Mauro Sbaraglia